Osservando la morfologia delle scansioni OCT

Carissimi,
per prima cosa buon 2008 a tutti. Occhioallaretina torna con la sua rivista mensile. 
In questo numero vi presento il lavoro di Matsumoto et al uscito sul numero di Gennaio della rivista American Journal of Ophthalmology. 
L’argomento è la corioretinopatia sierosa centrale e le modificazioni del neuroepitelio ed epitelio pigmentato retinico che si osservano utilizzando gli OCT di ultima generazione. 
Si tratta di un lavoro che trae origine dalle osservazioni lungimiranti che alcuni autori avevano fatto osservando la morfologia delle scansioni OCT in pazienti affetti da corioretinopatia sierosa centrale. 
Tra questi vale la pena ricordare le osservazioni di Felice Cardillo Piccolino che già un paio di anni fa aveva avanzato alcune teorie sulle modificazioni degenerative del neuroepitelio utilizzando lo stratus OCT la cui risoluzione è inferiore alle attuali macchine. 
Il lavoro di Matsumoto et al. vale la penna di essere letto perché individua e quantifica in vivo lo spessore di altri strati nel neuroepitelio di soggetti normali, in particolare la membrana limitante esterna (ELM) che costituisce il passaggio dal segmento interno dei fotorecettori allo strato dei nuclei dei fotorecettori e la giunzione tra segmento esterno e interno (IS/OS) dei fotorecettori. 
Gli autori confrontano poi le scansioni dei soggetti normali con quelle dei soggetti affetti da sollevamento sieroso del neuroepitelio.

Buona lettura,
Massimo Nicolò