Infliximab, anticorpo monoclonale diretto contro il Tumor Necrosis Factor (TNF)

Vi allego in anteprima di stampa un lavoro di Theodossiadis et al. che uscirà nei prossimi numeri dell’American Journal of Ophthalmology.
Si tratta di una serie di 3 casi affetti da degenerazione maculare legata all’età essudativa non-responder al ranibizumab e sottoposti a una o più iniezioni intravitreali di infliximab, anticorpo monoclonale diretto contro il Tumor Necrosis Factor (TNF). 
L’infliximab è utilizzato da diversi anni per il trattamento della artrite reumatoide, delle spondiloartropatie e delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino. 
Piccoli trials clinici hanno testato questo anticorpo monoclonale nel trattamento delle malattie infiammatorie oculari non infettive dimostrando un buon controllo della malattia. 
Il farmaco fino ad ora è sempre stato utilizzato per via sistemica con non pochi effetti indesiderati. Il lavoro che vi propongo è il primo in letteratura che dimostrerebbe una certa azione del farmaco una volta iniettato all’interno del vitreo in pazienti affetti da degenerazione maculare legata all’età essudativa. E’ infatti noto che il TNF è sovraespresso nella neovascolarizzazione coroideale e che il TNF e il suo recettore sono importanti nella regolazione delle attività dell’epitelio pigmentato retinico.
La speranza è che questa serie di 3 casi possa essere uno stimolo per la comunità scientifica a iniziare sperimentazioni cliniche controllate per testare meglio i profili di sicurezza ed efficacia di questo farmaco, nella speranza che non si debba assistere nuovamente al dilemma “off label” Vs. “on label” generato dall’epopea dei farmaci anti-VEGF.

Buona lettura,
Massimo Nicolò