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Terapia fotodinamica Trattamento per la forma “umida” o forma essudativa di degenerazione maculare legata all’età

La terapia fotodinamica è un tipo di trattamento per la neovascolarizzazione coroideale secondaria a degenerazione maculare legata all’età oppure a miopia patologica. Come abbiamo già detto nel nostro sito, la neovascolarizzazione coroideale prevede la crescita di vasi sanguigni anormali sotto la retina, che provoca sanguinamento e/o diffusione di materiale sieroso. Non trattata, la maggiorparte dei pazienti sviluppano una cicatrice in corrispondenza della macula (la parte centrale della retina) con conseguente perdita della visione centrale. In alcuni casi i vasi sanguigni che provocano sanguinamento e diffusione di siero, sono situati al di fuori della parte centrale. Se questi vasi vengono individuati con tecniche come la angiografia con fluoresceina e/o verde di indocianina e l’OCT, il trattamento fotocoagulativo laser può stabilizzare la visione o migliorarla. Sfortunatamente, solo circa il 2-3% delle persone possono beneficiare di questo trattamento. Anche nel caso il trattamento laser sia possibile, questi pazienti possono andare incontro a recidive e perdere ulteriore vista. Dato che la fotocoagulazione laser non sempre è applicabile a tutti i pazienti con degenerazione maculare legata all’età umida e che questa patologia ha comunque una prognosi non buona, nuove forme di trattamento sono state provate al fine di stabilizzare o migliorare la funzione visiva di questi pazienti.

Terapia fotodinamica
Terapia fotodinamica


La Terapia Fotodinamica consiste di due fasi. Nella prima fase, il paziente riceve una iniezione, in una vena del braccio o della mano, di uno speciale colorante chiamato Verteporfina (Visudyne-CIBA Vision). Questa sostanza, una volta in circolo, ha la proprietà di andarsi a legare alla parete dei vasi capillari anormali presenti sotto la retina (macula). Nella seconda fase un particolare tipo di laser viene utilizzato per illuminare l’area di macula che è interessata dalla crescita di vasi capillari anormali. L’energia prodotta da questo laser è molto bassa e non danneggia le strutture retiniche normali. Invece la luce emessa da questo laser attiva la Verteprofina che si è legata alla parete dei vasi capillari anormali e innesca una serie di reazioni che portano alla chiusura del capillare anormale.
Dopo aver ricevuto la terapia fotodinamica, il colorante rimane in circolo per circa 24 ore e di conseguenza al paziente è chiesto di evitare di esporsi alla luce solare o a luci alogene intense per un periodo di 24-48 ore fino a che il farmaco non è stato completamente eliminato. Nonostante questi vasi capillari anormali siano proprio nel punto della visione centrale, la terapia fotodinamica non provoca danno dei tessuti retinici normali. Di conseguenza, contrariamente al trattamento fotocoagulativo laser, i vasi sotto il centro della retina possono essere trattati con efficacia senza provocare un danno permanente della visione. Alcuni pazienti possono andare incontro a modificazioni temporanee della visione che di solito ritorna dopo qualche giorno.
Dopo 1-3 mesi, i vasi capillari anormali trattati tendono a riaprirsi. Il trattamento allora viene ripetuto a intervalli di tre mesi se c’è la dimostrazione di nuova essudazione e/o emorragie. Nonostante la necessità di trattamenti multipli (ogni tre mesi), la stabilità della visione e la risoluzione dell’essudazione può essere determinata in molti pazienti.

References Dott. Massimo Nicolo Medico Chirurgo, Oculista Genova, Via G. Macaggi 25 int.3 tel. 010-542057 www.occhioallaretina.it