Questo mese l’editoriale di occhioallaretina.it tratta di un lavoro pubblicato nell’ultimo numero della rivista Ophthalmology nel quale viene fatta una analisi retrospettiva per determinare i fattori di rischio per l’insorgenza di distacco di retina dopo intervento di cataratta.
Sono state riviste le cartelle cliniche relative a 45.520 pazienti per un totale di 62.298 interventi di estrazione chirurgica della cataratta. Di queste sono stati presi in considerazione 249 casi di distacco retinico in pseudofachico e confrontati con 845 controlli operati di cataratta lo stesso giorno ma che non avevano sviluppato distacco di retina.
Dall’analisi dei dati risulta che il principale fattore di rischio era la rottura della capsula posteriore. Circa il 37% dei distacchi di retina era attribuibile ad una rottura della capsula posteriore. Dalla analisi dei dati è emerso inoltre che a partire dai 65 anni in poi il rischio di distacco di retina si riduce in modo lineare e che quindi l’età è un fattore di rischio per lo sviluppo di un distacco di retina dopo intervento di cataratta. Pazienti più giovani (<64 anni), in base a questo studio, hanno un maggior rischio di sviluppare un distacco di retina dopo intervento di cataratta.
Non sembrerebbe invece esserci una significativa associazione tra l’insorgenza di distacco di retina e il tipo di intervento chirurgico (facoemulsificazione Vs. estrazione extracapsulare), oppure la capsulotomia yag laser eseguita successivamente.
Credo che si tratti di una lavoro importante i cui risultati seppur con le dovute cautele dovrebbero far riflettere. In questi ultimi anni infatti l’intervento di cataratta è stato banalizzato e declassato a procedura chirurgica di scarsa complessità e questo ha dei risvolti enormi sia in termini di aspettativa del paziente sia e soprattutto dal punto di vista medico legale quando le cose non vanno come dovrebbero andare.